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LA VERITÀ DEL MONDO_INDICE(1) - WBS

- La Verità Del Mondo
- SEZIONE PRIMA - Dalla teoria dei due mondi allo spirito vivente
- Tra logica e psicologia: la teoria dei due mondi
- Logica e Razionalità
- Lo Psicologismo e il giovane Heidegger
- Fenomenismo, nominalismo e realismo
- L'origine della direzione antipsicologista: LOTZE
- La teoria dei due mondi in LOTZE
- Il luogo del significato: dal giudizio all'esperienza
- L'interpretazione della teoria dei due mondi in LASK
- La condizione di possibilità del manifestarsi degli oggetti è contenuta nel loro apparire
- L'esigenza di una logica della filosofia (Dilthey e Lask) e i suoi sviluppi in Heidegger: l'insufficienza delle categorie aristoteliche
- Heidegger: dal realismo alla filosofia trascendentale
- Il luogo delle categorie: dal giudizio (Rickert) all'esperienza (Lask)
- La pretesa di verità non si aggiunge alle rappresentazioni, ma deriva dal loro collegamento
- Il senso del giudizio è la maniera in cui l'oggetto entra nella relazione conoscitiva
- Ma ciò che il giudizio esplicita è già contenuto nell'esperienza
- L'emergere della concezione olistica del significato
- Logica, spirito vivente e teleologia
- Il commiato dalla teoria dei due mondi: il significato si radica nella comprensione
- Le conclusione del libro su Scoto: la condizione di possibilità della comprensione dei significati è rappresentata dallo spirito vivente
- Windelband: nella valutazione si avanza una pretesa di verità, cosicché oltre a una storia empirica vi è una teleologia della verità
- HEIDEGGER: la verità non si dà come un ideale teleologico bensì come criterio de-finito all'interno di una apertura storica
- SEZIONE SECONDA - Il principio di manifestatività
- La fenomenologia e la radice unitaria dei due mondi
- Dal neokantismo alla Fenomenologia: ogni elemento di coscienza è intenzionale
- L'enigma dei due mondi rimanda all'intenzionalià
- La critica allo psicologismo e il riproporsi della teoria dei due mondi sul terreno fenomenologico
- Logica e Psicologia nelle "Ricerche Logiche"
- Senso e limiti della critica allo psicologismo secondo Heidegger
- L'essere della validità è intenzionale
- La correlazione intenzionale tra atti e oggetti
- Le strutture trascendentali della coscienza non sono strutture innate: l'innatismo è inconciliabile con la nozione di intenzionalità
- Correlazione intenzionale e storicità: una filosofia trascendentale deve spiegare che cosa rende possibili certe strutture di coscienza, e dunque l'apparire di certe oggettualità
- Intenzionalità, conferimento di senso ed esperienza
- La critica all'idea di intenzionalità: dove l'oggetto non esiste non può esservi relazione alcuna
- Heidegger: vi è relazione intenzionale anche nel caso di oggetti inesistenti
- In Husserl vi è un primato della soggettività che conferisce il senso
- L'idea di conferimento di senso risulta in contraddizione con l'originalità della correlazione intenzionale
- Attraverso Scheler fino a Husserl: l'immediatezza del dato e la prospettiva trascendentale
- La politica anticoscienzialistica
- Che cosa significa esperienza antepredicativa
- Husserl: nell'esperienza vi sono mere cose (predicati reali) e oggetti dotati di uno strato culturale (predicati di significato)
- Heidegger: L'esperienza da cui procede il pensiero non è quella descritta astrattamente, ma quella concreta
- Intuizione categoriale, apriori e storia
- Anche le componenti categoria del giudizio trovano riempimento nell'esperienza
- Nell'esperienza vi è un eccedenza rispetto ai contenuti sensoriali
- L'intuizione categoriale rende possibile un recupero della nozione originaria di Verità
- La ripresa della problematica nelle lezioni husserliane degli anni 20: nell'esperienza antepredicativa vi sono già modalizzazioni
- La sensibilità non è l'insieme dei dati sensoriali, ma la forma che le loro relazioni delineano
- L'interpretazione heideggeriana del rapporto tra atti fondati e atti fondanti: il primato dell'intero sulle parti
- L'idealità (l''ousia') permette la manifestazione dell'ente
- Il categoriale è dato ma non è intemporale
- L'ente non si risolve nella comprensione che se ne ha. Antirealismo non significa idealismo soggettivo, perché la percezione non viene dissolta nella comprensione
- La ripresa heideggeriana della problematica dell'apriori materiale e la sua trasformazione
- L'apriori e la storia
- SEZIONE TERZA - La vita del Mondo: dalla comprensione del significato al giudizio
- La trasformazione del motivo trascendentale: dal soggetto al mondo
- Le radici della ragione non risiedono negli atti di coscienza
- Gli atti vanno chiariti a partire da ciò che si manifesta
- Il manifestarsi di una totalità di senso non deriva da una sintesi del giudizio. Dilthey versus Simmel
- L'aprirsi di un mondo rende possibile la correlazione intenzionale. Delimitazione dell'analisi trascendentale rispetto a quella psicologica
- Rifiutare il primato del soggetto non significa abbandonare la problematica trascendentale
- In che senso la percezione sensibile dipende dalla comprensione pratica
- Dal percepire configurazioni al comprendere significati non vi è passaggio continuo
- La nozione di mondo: pragmatismo e olismo dell'esperienza
- Non vi è un primato dell'azione sulla percezione, ma del sapere pratico su quello teoretico
- L'essere dell'ente è reso possibile da una totalità di rimandi: il mondo è la condizione di manifestatività dei significati
- Il mondo è una totalità di possibilità di azione, e queste sono oggettive
- Il senso è la direzione indicata dall'ente
- Il mondo è un modo di mostrarsi delle cose
- Pragmatismo e trascendentali in "Essere e Tempo". Confronto con Pierce
- Il limiti della nozione di mondo in "Essere e Tempo" e l'affermarsi di una visione coerentemente olistica
- Contraddizioni interne alla nozione di mondo In "Essere e Tempo"
- L'abbandono della problematica pragmatista dopo "Essere e Tempo" e il 'vedere come'
- Il mondo è una totalità governata da regole di coerenza
- Comprensione ed esplicitazione dei significati
- Ciò che viene compreso sono possibilità d'azione
- La comprensione e le possibilità d'azione sono de-finite dal progetto in cui l'essere umano è gettato
- L'articolazione dei significati è data nella comprensione, ma i singoli rimandi emergono nell'esplicitazione (Auslegung)
- Esplicitare delle possibilità d'azione significa 'esprimere' dei significati
- Espressione e genesi del giudizio
- Noi discorriamo sempre, ma discorrere non significa esprimersi verbalmente
- Antepredicativo non significa pre-linguistico
- Il mondo è il fondamento della teoria del significato
- La struttura dell'esperienza: gli enunciati d'azione
- Esperienza e giudizio: due usi del linguaggio
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